La chiesa – fondata nel 1614 da Agostino Oddo – ha una storia ricca di eventi spesso sanguinosi e spiacevoli. Nell’annesso convento hanno abitato fino al 1797 gli Agostiniani. Questi frati hanno compiuto numerosi atti di carità, propagando la parola di Dio anche nelle frazioni e nei villaggi più lontani. Ad allontanarli da Triora sono stati i trioresi stessi, nonostante le vibranti proteste della povera gente. La nobile famiglia Capponi l’ha riacquistata e nel 1960 l’ingegner Antonio Capponi l’ha donata alla Confraternita della Buona Morte e, per essa, alla Parrocchia di Triora. Davanti all’edificio religioso sono due maestosi ippocastani, piantati nel 1832 e classificati monumentali. Nella chiesa sono custodite alcune opere d’arte, fra le quali una statua marmorea della Madonna ed una tavola di San Nicola da Tolentino. Queste – e le altre esistenti nella chiesa – sono stata depositate nell’oratorio di San Giovanni Battista a Triora, con la speranza di poterle riportare nel luogo d’origine. Nella collegiata si trova anche la statua della Madonna della Misericordia, fino a pochi anni fa nella chiesa di Sant’Agostino. Il pesantissimo gruppo statuario di Paolo Olivari viene trasportato sul “Monte” la seconda domenica dopo Pasqua, in adempimento ad un antico voto.