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CHIESA DI S. GIOVANNI E S. VINCENZO

CHIESA DI S. GIOVANNI E S. VINCENZO

Indirizzo: strada senza nome - presso cimitero comunale - coord. geogr. 42.261891, 14.040184
Comune: Turrivalignani
Provincia: Pescara
Regione: Abruzzo
Architettura / Chiesa

Ad un paio di chilometri dal borgo di Turrivalignani si erge una piccola chiesa dedicata ai Santi Giovanni e Vincenzo, le cui affinità architettoniche con le abbazie di San Liberatore e di S. Clemente a Casauria spingono a datarla attorno al XII secolo.
L’edificio religioso ha tre navate, divise da due file di colonne e pilastri di varia forma che, su ciascun lato, sostengono cinque arcate ineguali tra loro. Pilastri e colonne si alternano sormontati da capitelli di varie forme e decorazioni: da blocchi di forma trapezioidale a quelli decorati con lunghe foglie di palma di corinzia memoria. Ancora più particolare, una tipologia di capitello nel quale l’ignoto autore ha tentato di applicare le forme della cornice benedettina a dentelli al fusto di forma cilindrica.
Dalla navata destra si accede alla cripta, l’ambiente più antico dell’edificio, divisa in tre navatelle coperte da volta a botte.
Nella cripta si trova una statua in gesso che raffigura San Vincenzo in abiti monastici, giovane, con un lungo pennello nella mano destra e un libro in quella sinistra.
La statua è oggetto di un singolare pellegrinaggio che si consuma ancor oggi presso la Chiesa, allorquando gli abitanti del borgo, pellegrini e casuali viandanti, la domenica dopo Pasqua, con l’apertura al pubblico in onore di San Vincenzo Martire, dopo aver pregato davanti alla statua, si spostano sul retro e asportano piccoli strati di gesso. Questo rito fugace trova ragion d’essere nella tradizione che assegna a San Vincenzo l’abilità di guarire le persone dalle malattie e in particolare dalla febbre alta: portarsi via uno strato di gesso dalla statua a lui intitolata sembrerebbe assicurarsi la protezione contro questi malanni.
La facciata attuale della Chiesa si trova addossata al cimitero, in virtù di un intervento realizzato nei primi anni ‘60. L’ingresso avviene lateralmente, tramite un vecchio e malconcio portale in legno incorniciato da pietra da taglio e sormontato da una lunetta.

Proprietà: Persona giuridica privata senza fini di lucro
Regime tutela: Tutela Ope Legis
Stato di conservazione: Mediocre
Ambito cronologico secolo: secolo XII