L’immobile di incerta datazione, ma presumibilmente anteriore al XIX secolo, un tempo costituiva il maneggio coperto privato del vicino palazzo Raimondi. Internamente è caratterizzato da un’unica monumentale navata sostenuta da una copertura a crociere unghiate a base rettangolare realizzate in laterizio disposto a spina di pesce e da archi e volte di gusto barocco databili al secolo XVII / XVIII. Sono presenti poi alcune costruzioni laterali di cui una alta due piani fuori terra. La facciata, che conserva una tipologia industriale, si presenta malamente rimodernata a seguito di una ristrutturazione risalente a circa quarant’anni fa.
Complessivamente l’edificio si presenta in cattivo stato di conservazione: le volte e le pareti interne sono parzialmente scrostate, in quanto lo strato di intonaco di cemento amianto che le ricopre e crollato; gli infissi sono in ferro fortemente ossidati, mentre quelli in legno sono marcescenti. In generale sono poi presenti i segni del degrado dovuti all’incuria e all’abbandono.