La chiesa di San Marino si trova nel centro storico di Pavia, affacciata su via Siro Comi. Fu fondata, con annesso monastero benedettino femminile, dal re longobardo Astolfo, che vi ripose molte reliquie di santi asportate da Roma e che, dopo la morte, fu anch’egli sepolto qui. Nel presbiterio della chiesa si conserva un frammento di iscrizione dell’VIII secolo che menziona Gisulfo, custode della chiesa in età longobarda, e un frammento di pluteo con anelli intrecciati e croci ed elementi laterizi decorati a stampo, tutti della medesima epoca dell’iscrizione. Alla fine del dell’XI secolo il monastero divenne cenobio maschile, fu rimodellato in forme romaniche e venne dotato di campanile, salvaguardando tuttavia gran parte delle murature perimetrali della chiesa altomedievale, la parte inferiore della facciata e l’abside.
L’interno della chiesa, per lo più rimaneggiato tra il XVI e il XVII secolo, quando la precedente organizzazione planimetrica in tre navate lasciò il posto a una navata con cappelle laterali, conserva tracce di affreschi del Duecento, uno dei quali attribuito ad Andrino Edesia. Maggiori sono invece le opere rinascimentali come gli stalli lignei quattrocenteschi del coro o la grande pala del Giampetrino, di scuola leonardesca, datato al 1521. La chiesa non è aperta al culto.