Il fabbricato in oggetto è l’edificio principale della ”Ex filanda Banfi”, esempio di architettura industriale ottocentesca di notevole pregio. Capannone ad uso laboratorio industriale originario della fine del ‘800 è inserito all’interno del comparto 9/A. Esso è formato da 3 corpi collegati in modo tale da originare in pianta uno schema a C. Il laboratorio ha la forma di un rettangolo allungato delle dimensioni 9.9 x 60.0 m realizzato con paramenti murari in mattoni pieni ed in pietra squadrata, dell’altezza massima di 5.00 m a partire dal piano medio del pavimento interno. Le pareti, dello spessore di 30 cm al finito, sono realizzate con uno strato di intonaco esterno, la parte strutturale dello spessore di 26 cm costituito da muratura in laterizio a 2 teste alternato con elementi in pietra, e uno strato di intonaco interno. Lungo i due lati lunghi del fabbricato sono presenti 37 fori finestra di dimensioni 1.20×2.50 m, con parte superiore ad arco, posizionati in buona parte con passo costante. Sui due lati corti del fabbricato sono presenti 3 fori finestra a tutta altezza di dimensioni pari a 1.6×4.0 m aventi le stesse caratteristiche dei fori finestra sugli altri due lati lunghi, ed è presente inoltre un foro circolare centrale di diametro esterno pari a 2.0 m. I serramenti sono in vetro, ad uno strato, montato su elementi acciaio di modesto spessore. La copertura del laboratorio è realizzata con capriate in legno. Nel lato nord-ovest il laboratorio è direttamente collegato alla zona uffici e magazzino organizzata in locali realizzato su 2 livelli. Nel lato nord-est il laboratorio è direttamente collegato con un annesso di dimensioni in pianta pari a circa 8.5×14.1 m tramite un portone di dimensioni 3.00×3.00 m. Il corpo in questione ha subito il crollo completo della copertura e di parte della muratura perimetrale in seguito al crollo della parte superiore della ciminiera che ha comportato danni anche alla copertura del laboratorio, anche se in forma lieve, e creato diverse aperture sulla muratura in comune tra i due corpi interessati. La ciminiera a torre composta da due corone circolari concentriche è posta a ridosso del fabbricato crollato e del laboratorio è realizzata in mattoni pieni sagomati con faccia esterna tondeggiante.
Lo stato generale di conservazione oggi risulta pessimo con alcune parti in fase di crollo, infissi danneggiati e molte strutture di copertura puntellate. Il manto di copertura risulta mosso con conseguenti infiltrazioni di acqua e all’interno è presente una cospicua quantità di guano sia sulla pavimentazione che sulle capriate lignee.
Obiettivi del progetto: Il complesso industriale è inserito all’interno del comparto 9A della frazione di San Giacomo di Veglia nel comune di Vittori Veneto. Le norme tecniche di attuazione prevedono interventi di tipo conservativo e ammettono le destinazioni d’uso a residenza, attrezzature collettive, terziario ed attività produttive. Il progetto prevede il recupero del complesso ad uso residenziale conservandone le caratteristiche morfologiche e costruttive, valorizzandone il rapporto con il paesaggio che grazie alla presenza del vicino fiume Meschio, elemento di pregio con la sua sorgente carsica ed elemento fondamentale per la nascita e lo sviluppo delle filande, insieme alle vedute verso il Cansiglio e le Prealpi Bellunesi, ne fa un’area di particolare interesse.
Livello di progettazione: studio di fattibilità tecnico economica
Importo dei lavori: 1.764.000,00 €