La villa ottocentesca, residenza dei Conti Mei-Gentilucci, preziosa testimonianza delle residenze signorili dell’epoca, sorge in contrada Fossaccio nel comune marchigiano di Castelfidardo. Oggi è inserita in un contesto altamente urbanizzato ma all’epoca, quando i Conti ne disposero l’edificazione nel 1830, sorgeva isolata e distante dal centro abitato.
L’edificio si sviluppa su tre piani fuori terra e una parte interrata, la copertura è in parte a padiglione, in parte a due falde, costituito da travi lignee, pianellati e copertura in coppi.
La sua pianta nasce dall’intersezione di una “L” su un impianto quadrato, con muratura portante costituita da laterizi e intonacata con le colorazioni pontificie: giallo e bianco.
La facciata principale ha un disegno simmetrico con portale principale affiancato da altri due di minore grandezza. Il primo piano è intonacato mentre i successivi due, scanditi da lesene e cornici marcapiano, presentano mattoni a vista.
Internamente, la villa accoglie 99 stanze distribuite tra i vari piani, collegati tra loro da una scala di forme neoclassiche: le colonne sono pitturate con effetto marmoreo, le pedate sono in pietra grigia di beola o pietra similare. Al piano terra è presente la Cappella con soffitto a volta e abside decorata da numerosi stucchi e carta decorata da Giovan Battista Mei- Gentilucci.
Alle spalle della villa, si trova la corte agricola dove un tempo avevano sede l’abitazione del colono, la stalla, le rimesse, il forno e i magazzini.
Attualmente la villa versa in un pessimo stato di conservazione, attribuile in gran parte all’incuria e ad atti di vandalismo.