La Villa e la Cascina Lesna, sorsero tra il Sei e Settecento al confine tra Torino e Grugliasco. Del complesso, appartenuto inizialmente ai conti di Lessolo, rimane oggi solo la villa, mentre i fabbricati rurali sono stati demoliti completamente negli anni Cinquanta del Novecento per far posto alla nuova urbanizzazione.
Il complesso compare nei principali documenti cartografici a partire dalla seconda metà del Settecento ed in particolare nella Carta topografica della Caccia, 1762, come corpo di fabbrica a corte chiusa ed impianto planimetrico a “C”. La cascina, lievemente danneggiata dai bombardamenti dell’ultimo conflitto bellico è stata completamente demolita intorno al 1950. Dell’intero complesso attualmente si conserva, seppur molto degradata, solamente la villa, accessibile da via Monginevro attraverso un viale di platani disposto perpendicolarmente all’asse viario urbano all’interno della delimitazione della proprietà della Parrocchia della Madonna della Guardia. La Villa e il viale sono stati completamente inglobati nell’espansione urbana della seconda metà del Novecento.
Villa Lesna ha pianta rettangolare, con accesso attraverso il portale centrale, (esposto a nord), posto al fondo del viale di platani. La facciata ha un apparato decorativo dalle linee barocche seppur molto semplici. La pianta è essenzialmente composta da due ampi ambienti contigui, disposti a fianco di una scala a forbice, centrale, che collega il piano terra con il primo piano. La scala, seppur molto semplice, è retta da una coppia di colonne doriche sulle quali poggia un setto con due aperture polilobate. Sulla destra un avancorpo dalle linee architettoniche e scansioni decorative coerenti all’intero complesso. Nell’avancorpo, a piano terra era posta la cappella che conserva decorazioni a stucco sulla superficie della porzione di volta o bacino absidale.