L’ex centrale elettrica denominata “Isola Vecchia” risulta realizzata tra il 1893 e il 1895, probabilmente con progetto comune con la cartiera Vonwiller (poi Burgo) di Romagnano Sesia. La centrale rimase in funzione fino al 1930 e venne dismessa probabilmente a causa delle piene del fiume Sesia.
L’immobile ha pianta a crociera, costituita da un corpo centrale e due laterali arretrati con copertura a più falde con manto in tegole marsigliesi e struttura lignea. È costituita da: un piano seminterrato a pianta rettangolare dove si trovano un’autorimessa, i locali comuni per il personale con i relativi servizi e gli impianti tecnologici; un piano rialzato, arretrato rispetto al fronte strada, agibile dall’esterno per mezzo di due entrate, ognuna servita da una gradinata con ballatoio, suddiviso in due unità immobiliari, una delle quali è un appartamento monofamiliare e l’altra, planimetricamente più grande, è destinata a mensa e camerate per il personale oltre a relativi servizi; un piano primo suddiviso in due appartamenti ed un locale uso ufficio; un piano sottotetto accessibile solo per manutenzione. La struttura verticale è in muratura piena integrata da due allineamenti perimetrali di pilastri in c.a. sui quali poggiano le nuove travature portanti delle solette dei tre piani della costruzione. I solai sono realizzati con travetti prefabbricati. Il fabbricato è caratterizzato da facciate intonacate con cornici in mattoni, zoccolo in pietra, serramenti in alluminio anodizzato bronzo scuro (attualmente quasi tutti sono stati oggetto di furto) con persiane in legno e voltino in mattoni.
L’edificio testimonia il valore storico-documentale legato allo sviluppo della produzione di energia ad uso delle manifatture nel territorio piemontese.