L’impronta progettuale dell’edificio situato in via Garibaldi 31 a Gioia del Colle si può far risalire ai primi anni del Novecento, grazie all’impiego di elementi decorativi che si rifanno al periodo storico di passaggio tra il movimento modernista dell’Art Nouveau e quello dell’Art Decò. La facciata riunisce in un’unica soluzione architettonica le cinque schiere che costituiscono la struttura edilizia di base, elevandosi su tre livelli fuori terra. Ne scaturisce un prospetto caratterizzato da un’asse di simmetria centrale, rafforzato da due semplici riseghe verticali in corrispondenza delle tre schiere centrali, e, queste ultime, legate sull’orizzontale da fastigi decorati di tradizione secessionista, che individuano fasce marcapiano interrotte da decori posti in verticale in punti strategici. Ciascun registro presenta disegni concepiti in maniera autonoma: al primo piano segue in successione un sistema di curve sinuose; al secondo prevale un andamento geometrico con riquadrature scalettate con al centro un elemento circolare che risalta dal fondo; il coronamento è realizzato con una cornice piuttosto semplificata e mensole che ripropongono la medesima scansione degli altri ordini, lungo le schiere. In un contesto così moderno per l’epoca, sorprende nella schiera centrale, lungo l’asse di simmetria individuata, la presenza di una finestra di chiara ispirazione barocca con cornice superiore curva ed ali terminali rettilinee.