Questo singolare edificio costituisce un isolato a sé, fulcro di snodo tra due importanti arterie cittadine ad alta densità di traffico veicolare. Si presenta, disposto su due piani: piano seminterrato e piano rialzato, coperto a tetto con le superfici delle pareti esterne intonacate.
I prospetti, tranne quello sul Corso Margherita di Savoia, si presentano scanditi da snelle lesene ripetute che definiscono superfici entro le quali si aprono finestre inquadrate tra due esili colonnine sorreggenti una cornice a ferro di cavallo, inscritte, a sua volta, entro un motivo geometrico. Le sottostanti finestre, che illuminano il seminterrato, sono in asse e presentano la cornice carenata in aggetto.
L’ingresso dal lato lungo su via M. Coppino costituisce l’ingresso principale della casa e rispecchia la formulazione con ferro di cavallo delle finestre del piano rialzato. Presenta un originale portone in legno massiccio abilmente intagliato con motivi attinenti ad un fantasioso repertorio liberty contaminato da suggestioni moresche ed introduce nel vano scala, nel quale si aprono gli infissi delle porte lignee dalle caratteristiche decorazioni liberty di tipo geometrico.
Stilisticamente ispirato a motivi di gusto vagamente islamico, venne eretto nel primo ventennio del Novecento e acquistato nel 1938 dalla famiglia Sanna, dalla quale pervenne per eredità agli attuali proprietari.