Nella frazione Collimento del comune abruzzese di Lucoli, sulla piazza principale si affaccia l’edificio probabilmente più rappresentativo della cittadina, le cui prime fonti storiche lo fanno risalire all’impianto catastale del 1877. Il Palazzo ha ospitato per molti anni la sede municipale, la caserma dei carabinieri e, fino a prima del terremoto del 2009, un ristorante-bar, punto di ritrovo per tutta la comunità locale.
L’edificio si sviluppa su due piani e ha tre ingressi principali, con portali in pietra sormontati da balconcini alternati a finestre, quadrate e con grate in ferro battuto al piano terra, rettangolari al piano superiore. Un quarto portone, più piccolo degli altri, è posto all’estremità destra dell’edificio.
La facciata è inoltre caratterizzata da una lapide commemorativa dei caduti della grande guerra- inserita in una cornice con effige di un’aquila reale e accompagnata da due epigrafi poste ai lati dell’ingresso all’ex Comune, e dallo stemma di San Bernardino, posto all’angolo del Palazzo, all’interno di una elaborata cornice di pietra.
Coerentemente con il carattere architettonico dell’esterno, anche l’interno del Palazzo è riconducibile agli inizi del ‘900, con la presenza di alcuni elementi probabilmente più antichi.
A seguito del sisma del 2009 l’edificio ha subito gravi danni, in particolare nella sua parte privata.