Il castello genovese di Rivarola nasce sopra un piccolo rilievo che tuttora domina la congiunzione dei torrenti Lavagna e Graveglia. La logistica del castello è quindi molto strategica, incipiente e con ampia visuale sulla pianura alluvionale fra Chiavari e Lavagna.
La costruzione dell’edificio è avviata nel 1132 e la sua vita segue le vicende legate alle guerre tra le famiglie locali fino a quando, con l’instaurazione della Repubblica di Genova e con l’ausilio anche degli stessi Fieschi, grazie a compromessi e garanzie sulla politica gestionale dei vari borghi, il castello ha perso la sua funzione militare e di controllo. Caduto in disuso, quando il comune di Carasco è stato colpito da gravi eventi storici e alluvionali, il fortilizio è stato progressivamente distrutto e le sue mura sono state smembrate per essere riutilizzate per la costruzione di case e muri del nucleo odierno di Rivarola.
Del millenario castello rimangono, tuttavia, resti e tracce di alcuni tratti di mura (in alcuni punti alti due metri) di forma rettangolare, semicircolare e quadrata, molto probabilmente rinvenimenti della struttura principale e delle torri d’avvistamento.