Il complesso si configura come un’importante struttura industriale dismessa situata nel centro storico di Cumignano, una località dell’entroterra cremonese denominata “regina delle acque”, in quanto nel suo territorio è situato il luogo d’incontro tra il canale Vacchelli, proveniente dall’Adda, e il Naviglio Grande Pallavicino proveniente dall’Oglio, un canale ad utilizzo prevalentemente irriguo che scorre per un buon tratto nelle province di Bergamo e Cremona.
Realizzato a partire dal 1512 per volontà del marchese Galeazzo Pallavicino per irrigare gli estesi possedimenti lasciatigli in dote dalla moglie Margherita Sforza, questo corso d’acqua è il più significativo tra i navigli che scorrono nel territorio di Cumignano e ne attraversano l’abitato. Le porzioni immobiliari in questione, vale a dire il mulino e l’opificio, sorgono per l’appunto a cavallo e a margine di questo canale irriguo.