La costruzione del convento di S. Bonaventura inizia nel 1615 e viene aperto cinque anni dopo. A seguito della demanializzazione, avvenuta nel periodo compreso fra il 1861 ed il 1866, i religiosi vengono espulsi dal convento nel quale viene aperta prima la Scuola dei Telari (di tessitura), e successivamente, forse fino all’inizio della prima guerra mondiale, un orfanotrofio femminile.
Nel corso della Prima guerra mondiale il complesso edilizio è trasformato in campo di concentramento di prigionieri di guerra. Più tardi, nel convento si insediano diverse ditte di trasformazione della carne fino agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso, quando il Comune acquista il complesso edilizio dal Consorzio Agrario di Macerata, trasferendovi il mattatoio nel ’63.