La casa cantoniera è stata costruita nella prima metà del XIX sec. a servizio della S.S. 62 “della Cisa”; oggi visibile nella sua veste originaria in pietra.
La Casa Cantoniera fa parte del nucleo di undici edifici costruiti nella prima metà del XIX sec., per volontà della Duchessa Maria Luigia, a servizio della strada che attraverso il passo della Cisa, conduceva a la Spezia. Una volta concluso e aperto il percorso, lungo lo stesso fu realizzata una serie di edifici commissionati in due momenti differenti.
La casa di Ripasanta appartiene al secondo nucleo di edifici realizzati nel 1843, e rientra nella categoria della casa di stradaiuolo: destinate ad alloggio esclusivo, di minori dimensioni rispetto a quelle di rifugio, quale la casa in località Monte Marino, le case di stradaiuolo hanno
pianta rettangolare e tre assi di finestre. In particolare la casa cantoniera in oggetto è costituita da un edificio principale a pianta rettangolare a due piani con prospetti regolari con paramenti in pietra faccia a vista, copertura a quattro falde a padiglione e portico a tre campate, nonché da tre ulteriori corpi di fabbrica isolati, di pertinenza del medesimo edificio, con funzione di rimessa.
La struttura del fabbricato principale è in muratura di pietra con solai misti (metallo laterizio-legno) mentre le scale sono su volte rampanti; tra le finiture dello stesso si segnalano, pavimentazioni interne in cotto e, per le scale, in pietra. La casa cantoniera di Ripasanta, insieme agli altri ottocenteschi edifici consimili costruiti lungo il percorso della strada della Cisa, ha valore sia storico-testimoniale della riorganizzazione territoriale e delle vie di comunicazione ideata da Napoleone ed attuata dalla duchessa Maria Luigia, sia tecnico-costruttivo, che nell’utilizzo dei materiali rivela lo stretto legame col territorio di riferimento, di cui costituisce elemento
significante di connotazione culturale.