Si tratta di una galleria scavata nel Monte Buso sotto una proprietà privata. Durante il periodo della Seconda guerra mondiale il bene è stato adibito a rifugio antiaereo per la popolazione civile.
La galleria è dotata di due accessi attraverso un’area scoperta di proprietà privata, l’uno su via Divisione Julia n. 11, l’altro su via Giuseppe Roi /SP 20. Oltre l’accesso di via Giuseppe Roi, attraverso una cancellata in ferro e una scalinata in calcestruzzo, si raggiunge la quota di imbocco del tunnel. L’ingresso è protetto da un cancello metallico in mediocre stato conservativo.
La galleria è scavata nella roccia e presenta porzioni rivestite in pietra o consolidate con costoloni in muratura. Si stende su una superficie di circa 230 mq e un volume di circa 690 mc. Superato il cancello, dopo uno spesso muro paraschegge in pietra, si raggiunge un disimpegno ai cui lati si trovano piccoli locali di servizio compartimentati da partizioni murarie intonacate e tinteggiate (servizi igienici e pronto soccorso). Superato questo punto la galleria si sviluppa in roccia con andamento lineare per circa 40 m e una larghezza di circa 3,30 – 3,50 m. Dopo un tratto le cui strutture sono rivestite in pietra si apre un’ampia traversa. La copertura in questo punto è sostenuta da costoloni murari a agli angoli pilastri in muratura su basamento lapideo. Le due aule laterali, lunghe circa 3,60 m e larghe 4,50 m, sono ad una quota poco più alta rispetto al tunnel principale e raccordate da gradini in pietra. Una delle due presenta evidenze di crolli rocciosi. Anche la parte terminale del tunnel, verso l’ingresso su via Divisione Julia, presenta cospicui cumuli dovuti a crolli.
Complessivamente il bene si presenta in uno stato conservativo mediocre. Oltre ai cedimenti con distacco di materiale roccioso, le strutture murarie e la copertura presentano fenomeni di degrado legati alla naturale umidità dei locali contro terra. Le uniche decorazioni presenti riguardano la segnaletica dei locali di servizio. Non sono presenti impianti tecnologici, se non i resti a soffitto e a terra dell’antico impianto elettrico.
La galleria è rappresentata nella mappa catastale. Tuttavia, dal momento che sulla mappa di impianto catastale la galleria non è graficamente individuata, si presume che non sia antecedente all’anno 1940. Non è stato possibile reperire ulteriori dati storici.
La galleria di protezione antiaerea di Montegalda presenta interesse culturale in quanto costituisce un’importante testimonianza storica per la comunità, afferente alla Seconda guerra mondiale. La galleria infatti fu utilizzata dalla popolazione locale come rifugio antiaereo durante i bombardamenti che hanno funestato l’area della provincia di Vicenza.