Il complesso immobiliare, che un tempo costituiva il poligono di tiro a segno, risale ai primi del Novecento; comprende ancora oggi dei terreni agricoli in gran parte boschivi o prativi, con soprastanti manufatti abbandonati, nell’immediata periferia del centro abitato di Bosco Chiesanuova.
In particolare è costituito da due distinte porzioni collocate sui fianchi contrapposti confluenti nella vallata che dalla località Stopeli scende verso Turban. I due siti sono distanti fra loro di circa 160 metri in linea d’aria e sono raggiungibili dalla strada comunale Stopeli – Turban. Al sito settentrionale si giunge tramite una carrareccia sterrata e ciottolata mentre il sito meridionale è lambito da un sentiero inerbato.
La porzione a nord è costituita da un’area mista bosco e prati, recintata e non accessibile, su cui insistono due manufatti di pietra e calce, lunghi circa 20 m per 1 m di profondità e alto 1,5 m, presumibilmente utilizzati come supporto per le sagome del tiro a segno. Del sentiero di accesso attualmente non rimangono tracce visibili. La porzione a sud della valletta è un’area prevalentemente boscosa, parzialmente recintata e accessibile tramite un sentiero in terra battuta. I terreni boscosi e a prato presentano salti di quota sostenuti da muri a secco coperti da muschi e vegetazione spontanea.
Sulla porzione meridionale del complesso immobiliare sono presenti inoltre due fabbricati. Al livello più alto, incassato tra roccia e una piccola scarpata boscosa, si trova il fabbricato del tiro a segno, di un unico piano, costituito da due torrette in pietra della Lessinia, collegate da una tettoia a due falde con capriate in legno e copertura in lamiera ondulata. La facciata si caratterizza per un coronamento ad archetti acuti con un elemento a goccia. Delle strutture originali rimangono ancora utilizzabili solo la tettoia, sebbene le capriate lignee si presentino molto degradate, mentre le due torrette sono inagibili per lo sfondamento della copertura. Il paramento murario presenta fenomeni di degrado superficiale. Ad un livello inferiore di terreno è situato un piccolo fabbricato probabilmente usato per le munizioni, è ora un ricovero per animali al pascolo, se pur inagibile.
Il lungo periodo di abbandono e di libera fruizione hanno condotto da un lato al deperimento fisico delle strutture in muratura, dall’altra al progressivo svilupparsi del bosco spontaneo che ha occupato gran parte delle aree scoperte inglobando anche i manufatti in muro a secco, e al libero pascolo di terreni prativi.
Il Poligono di tiro a segno presenta interesse culturale in quanto costituisce una significativa testimonianza della diffusione tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento dei poligoni sul territorio nazionale, che ha contribuito a divulgare la pratica sportiva del tiro a segno. Questo di Bosco Chiesanuova risale all’inizio del secolo scorso ed è stato realizzato in un contesto prativo e boschivo della Lessinia. Nonostante il lungo periodo di abbandono che ha comportato il deperimento delle strutture in muratura, si conserva ancora la palazzina sede del poligono, caratterizzata da gradevoli moduli medievaleggianti, e le strutture pertinenziali in parte avviluppate dalla vegetazione.