L’Abbazia è stata costruita nel 1007 e riordinata da San Romualdo. Nel 1118 il monastero entra in possesso della famiglia dei Bulgari, conti di Marsciano e proprietari del Castello di Parrano. È citata nel catasto del 1292 come Villa Abbatie Montis Orvietani, all’interno del piviere di Ficulle.
Per secoli questo luogo è stato protagonista delle aspre lotte fra i conti di Marsciano, feudatari di Parrano, che lo hanno trasformato in un vero e proprio fortilizio, e i Monaldeschi della Vipera, signori di Ficulle e del castello della Sala, che, vi posero assedio e lo hanno conquistato intorno alla metà del XIV secolo.
Il pessimo stato di conservazione della Badia è stato rilevato nell’aprile 1643, dal perito Pietro Carri, per incarico ricevuto dal Capitolo della Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma e dalla Ficullese Municipale Rappresentanza.
Diverse visite pastorali del 1855 e 1858 constatarono il perdurare della fatiscenza dell’edificio, fino al crollo del tetto all’inizio del ‘900.
Il nuovo rifacimento della copertura della chiesa, realizzato in capriate lignee come il precedente, risale all’anno 1991, grazie a don Rinaldo, l’allora parroco di Ficulle, e a un gruppo di ragazzi Ficullesi. Il resto degli edifici dell’Abbazia rimane tuttavia degradato e pericolante.