La Manifattura dei Tabacchi di Bari, sorse tra gli anni ’20 e ’30 con lo scopo di realizzare un grande progetto industriale e urbanistico che avrebbe favorito il decentramento di Bari ad Ovest del Murattiano. La sede dell’ex Manifattura dei Tabacchi si trova nel quartiere Libertà e sorge su un’area di circa 30.000 mq tra via Ravanas, via Libertà, via Crisanzio e via Nicolai. È composta da padiglioni autonomi, ciascuno costruito per assolvere una funzione nel ciclo produttivo, collegati tra di loro da cavalcavia e passatoie aeree che riportavano tutti i percorsi ad un unico varco di controllo del personale. L’edificio è stato progettato nel 1905 da Vittorio Emanuele Aliprandi, ingegnere delle Privative, per essere destinato alla produzione di 600.000 chilogrammi annui di tabacco lavorato, pari a 120 milioni di sigari fermentati. Durante gli anni Cinquanta il complesso è ampliato con la costruzione di nuovi corpi di fabbrica per poi essere abbandonato dai Monopoli di Stato che trasferiscono le attività in una nuova sede.
Controllato dalle Privative prima e poi dai Monopoli di Stato e più in generale dal Ministero delle Finanze, il complesso dell’ex-Manifattura Tabacchi è un esempio di architettura industriale del primo Novecento in perenne trasformazione, perché continuamente adeguato al mutare dei metodi di produzione. Visto da sempre come un recinto chiuso e invalicabile è caratterizzato dalla presenza di un complesso di corpi di fabbrica, ciascuno destinato ad una fase della lavorazione del tabacco, da una ciminiera e da una serie di magazzini che circondano la pianta.