La torre littoria inaugurata con grande solennità il 12 novembre 1933 maschera la funzione utilitaria di serbatoio d’acquedotto costruito a Nerviano dal “Consorzio per l’Acqua Potabile” dei Comuni della Provincia di Milano. Per la sua inaugurazione è stato fatto un manifesto celebrativo dal disegnatore Manlio Parrini ed è presente in molte cartoline d’epoca. Situata in via Chinotto, all’incrocio con la Strada Statale del Sempione è anche la “porta d’ingresso” al Comune.
Il progetto dell’acquedotto opera dell’Ing. Gabrio Prandoni, fu redatto nel 1931 per incarico del primo Podestà di Nerviano e prevedeva la costruzione di una torre-serbatoio. Passato il Comune a far parte del Consorzio, la direzione dei lavori veniva affidata all’Ing. Luigi Capuano, al quale fu conferito anche l’incarico della costruzione della Torre.
Edificio di notevole mole e carattere monumentale evidenziato anche dalle finiture, la Torre ha strutture portanti in cemento armato. Tali strutture sono rimaste pressoché invariate e sono costituite da una serie di sei pilastri, distribuiti su una platea di fondazione rettangolare. Esternamente presenta un rivestimento di mattoni a vista e inserti di pietra bianca. La scala d’accesso ai diversi ripiani del serbatoio, alla vasca e all’ultima terrazza è stata realizzata in un’intercapedine della muratura. La torre ha una sezione media di m. 7 x 8. é ancora presente seppur la scritta sia ormai poco leggibile, la grande lapide monolitica posta alla base della torre, sopra l’ingresso, che riporta la seguente epigrafe: REGNANDO VITTORIO EMANUELE III – DUCE BENITO MUSSOLINI – IL CONSORZIO PER L’ACQUA POTABILE – AI COMUNI DELLA PROVINCIA DI MILANO – ED IL COMUNE DI NERVIANO – QUESTA TORRE LITTORIA – VOLLERO ERETTA – AD ESALTAZIONE DELLA RINASCITA – DELLA PATRIA FASCISTA.
Una pubblicazione del 1937 rivela l’aspetto originario delle altre decorazioni, oggi solo in parte conservate e delle caratteristiche dell’edificio: “Da una bassa zoccolatura in ceppo, profilata con un toro in granito, si diparte la base della torre alta circa 7 metri, lastricata in travertino, con grande portale centrale ornato da colonne e fiancheggiato da due ali di muraglione dalle quali si staccano due fontanelle decorative. Superiormente le pareti sono rivestite di mattoni in vista, uso lombardo, e variamente profilate con modanature in vivo. In alto, in angolo, all’incrocio cioè di due pareti, sono collocati due grandi orologi luminosi sormontanti le armi del Comune; sotto a ciascun scudo, a grandi lettere di bronzo fuso poste l’una sopra l’altra, verticalmente si legge : “NERVIANO”. verso lo spigolo opposto a quello degli orologi, da un masso di vivo parte un’antenna porta bandiera. La torre termina con una cella campanaria ove sono allogate la campana civica e una sirena elettrica“.
Oggi, persa sostanzialmente la sua funzione tecnica rimane un simbolo indennitario della comunità nervianese. La mancata manutenzione sta accelerando fenomeni di degrado già denunciati dalla popolazione da qualche anno.