Il complesso dell’ex Fabbrica Superga, comprendente palazzina per uffici e strutture dedicate alla produzione, si colloca tra le vie Verolengo e Orvieto nel borgo Madonna di Campagna, dunque in una posizione cardine rispetto a importanti infrastrutture quali ad esempio la linea ferroviaria Cirié-Lanzo (dal 1868) nata a ridosso dell’antica Strada di Lanzo, l’attuale via Giachino, e la Bealera Vecchia o Canale Ceronda. Al 1903 risale il primo impianto dello stabilimento produttivo, quando i fratelli Albesiano commissionano la costruzione di un fabbricato industriale all’Ing. A. Arcando. Il corpo di ingresso ubicato su via Orvieto corrisponde alla porzione inferiore di quello attuale. Il complesso diviene sede delle Manifatture Martiny, società in seguito confluita nella F.R.I.G.T. (Fabbriche Riunite Italiane Gomma Torino), per acquisire infine la denominazione Superga. Il complesso si sviluppa progressivamente tra il secondo e il terzo decennio del Novecento, per addizioni successive. Il primo ampliamento vede la realizzazione di un fabbricato isolato all’interno della corte pertinenziale del complesso produttivo, il nucleo più antico dell’attuale capannone, con una struttura in calcestruzzo armato a un solo piano fuori terra, copertura piana, dotata di un elemento emergente coperto a doppia falda, destinata a ospitare le autoclavi già nel 1915. In seguito, l’attività edilizia di ampliamento prosegue verso un lotto ubicato nella parte settentrionale dell’impianto originario, con la costruzione di nuovi capannoni. Nel 1917 viene progettata la completa occupazione del lotto lungo via Verolengo, che vede la realizzazione di una palazzina a tre piani fuori terra, in parte destinata a uffici. Tale progetto, funzionalista ma connotato dal elementi eclettici propri dei primi anni del XX secolo, prevede una struttura a maglia regolare in calcestruzzo armato con decorazioni a rilievo e finestre binate. Nel 1920 ha luogo la costruzione della cabina elettrica di trasformazione e dei laboratori lungo via Verolengo, nonché l’ampliamento di tutti i fabbricati destinati a insediarsi nella parte orientale del lotto di recente acquisizione. In concomitanza con tali ampliamenti, viene inoltre ingrandito il fabbricato risalente al 1915. Le strutture del comprensorio industriale nel tempo vedono l’aggiunta di edifici funzionali e di servizio rispetto al personale impegnato nell’attività produttiva, quali l’asilo e la sede del dopolavoro, per cui il complesso giunge ad occupare un ampio isolato tra via Luini e via Assisi. Durante la Seconda Guerra Mondiale lo stabilimento subisce ingenti danni a causa dei bombardamenti, ma l’attività edilizia riprende sino ai primi anni Sessanta, periodo in cui il marchio Superga acquisisce notorietà per la produzione di scarpe da tennis. Nei decenni successivi, la crisi del settore manifatturiero conduce al progressivo abbandono delle strutture produttive, con la conseguente demolizione di gran parte delle strutture al centro dell’isolato e nella parte settentrionale del complesso. L’area vede inoltre l’avvio della costruzione di insediamenti residenziali con edifici multipiano. Si conservano oggi i fabbricati su via Verolengo, nonché il primitivo capannone, costruiti in calcestruzzo armato tra il 1903 e il 1920. Lo stato dei luoghi è stato oggetto di verifica con un sopralluogo in loco effettuato nel novembre 2022.

