Il castello feudale di Isola Capo Rizzuto di cui rimangono ruderi monumentali è ad impianto quadrilatero con bastioni speronati ai vertici.
Il castello fu costruito, o ricostruito, nel 1549 assieme alle mura della città dal barone Giovanni Antonio Ricca. Isolato con un fossato dalle mura cittadine, era usato come residenza dai baroni di Isola, i quali lo utilizzarono per tutto il Seicento e per buona parte del Settecento.
Vi si entrava attraverso un ponte levatoio ed al suo interno oltre alle stanze di abitazione, alle quali si accedeva attraverso una gradinata, vi era la cappella o oratorio dedicato a San Geronimo sempre di iuspatronato del barone, dove un cappellano, di sua scelta ed a suo carico, celebrava per i dimoranti nel castello la messa ogni domenica e nei giorni festivi.
Al riparo dentro le sue mura vi erano i magazzini, dove il feudatario conservava il grano, e le pubbliche carceri. Lasciato andare in abbandono, anche a causa dei danni che subì dai terremoti, specie quello del 1832, alla fine dell’Ottocento appariva “diruto” ed “in frantumi”.

