La cosiddetta torre Calarossa è situata a circa 50 m dalla linea di costa tra il lago di Varano e il lago di Lesina, in particolare si trova a circa 2 km dalla foce Capoiale, canale di collegamento tra la laguna di Varano e il mare.
L’edificio si inserisce all’interno del sistema di torri costiere, costruite sulla sponda adriatica pugliese a fini di difesa dagli attacchi provenienti dal mare a partire dal XII secolo. In particolare la torre in oggetto fu costruita con un gruppo di altre ventuno nel 1568 dal Presidente della Regia camera della Sommaria Alfonso Salazar per eseguire l’ordine del viceré don Pedro Afan de Ribera (1509-1571) al fine di attuare il piano difensivo voluto dal suo predecessore don Pedro di Toledo (1454-1553). Tra le altre torri costruite e tutt’oggi esistenti si annoverano: la torre Mileto, Sfinale, Scampamorte, Fortore.
La distanza tra le torri variava in funzione della morfologia della costa: poteva raggiungere i 30 chilometri, nel caso di zone concave di spiaggia o di coste rocciose senza insenature; ridursi a circa 10 chilometri nel caso di costa frastagliata. Nel dicembre 1594 Carlo Gambacorta, marchese di Celenza Valfortore, visitò le torri costiere della Capitanata e compilò delle minuziose schede su ognuna di esse, oggi conservate presso la Bibliothèque Nationale de France.
La torre doveva presentare una pianta quadrangolare e uno sviluppo in alzato di forma tronco piramidale, la sezione muraria è di circa 2 metri al piano terra e diminuisce in alzato in considerazione dell’inclinazione del muro esterno. La struttura è costruita con pietre sbozzate a corsi regolari, sono ancora visibili tracce di intonaco in parte originario. Non sono visibili resti di caditoie e di aperture di alcun tipo.
Della torre sono oggi visibili solo alcuni resti della struttura in parte crollata e coperta dalla vegetazione spontanea.

