Il complesso termale storico delle Terme Alte di Porretta Terme, sito nel centro urbano, lungo la parte alta del corso del Rio Maggiore, definito a sud da una chiusa, databile al 1930, si configura di grande interesse culturale in quanto testimonia l’evolversi architettonico di una realtà esistente a partire dall’età antica, come attestano i ritrovamenti di alcuni reperti archeologici di epoca romana sul sito. Le modifiche intervenute sui tre stabilimenti, Donzelle, Leone Bove e Marte, che si sono succedute nel corso dei secoli e, in particolare, nel XVIII secolo ad opera della famiglia Ranuzzi, signori di Porretta, e, in seguito, per opera della Provincia di Bologna, hanno contribuito a conferire agli edifici il loro aspetto attuale, cosi configurato tra la seconda metà del XIX secolo e l’inizio del Novecento. Di grande rilievo è la presenza, tra la Palazzina Marte e le Donzelle, della Sala Bibita, nota anche come “Grattino Chini”, opera di Galileo Chini, uno degli artisti principali dell’esperienza del Liberty italiano nel campo delle decorazioni in ceramica.
Le Terme Alte costituiscono, in virtù del loro stretto rapporto con le vicende culturali e sociali di Porretta Terme, uno dei luoghi termali più significativi e rappresentativi per l’Emilia-Romagna.

