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VILLA DEL CARDINALE

VILLA DEL CARDINALE

Indirizzo: Loc. S.Antonio - via Nazionale
Comune: Torre del Greco
Provincia: Napoli
Regione: Campania
Architettura / Villa

Villa Cardinale Spinelli, meglio nota come “Villa del Cardinale”, è una delle ville vesuviane dette del Miglio d’Oro. Posta poco lontano dal centro storico, lungo un tratto dell’antica via Regia, oggi via Purgatorio, fu costruita nel 1744, dall’architetto Gennaro de Laurentis per uso personale.
Nel 1746, fu acquistata dal cardinale Giuseppe Spinelli, l’allora Arcivescovo di Napoli, come dimora estiva per sé e per i suoi successori, da cui il nome della villa.
Come molte ville vesuviane del ‘700, anche Villa del Cardinale si estende lungo la direzione Vesuvio – Golfo. Verso il primo mostra la sua parte posteriore dotata di un grande giardino; mentre, verso il Golfo vi è la facciata principale e l’ingresso.
Dall’alto si può notare la forma quasi a zoccolo di cavallo, con le due ali poco pronunciate e quella destra che sporge diagonalmente lungo l’attuale via Lamaria.
La bellezza del binomio Vesuvio-Golfo è apprezzabile al primo piano nobile, dove vi è il salone raggiunto da due scale laterali, da cui da un lato è possibile ammirare il mare e dall’altro opposto il Vesuvio. All’interno del salone sia le pareti che il soffitto presentano affreschi opera di Giuseppe e Gaetano Magri, già noti nell’ambito delle ville vesuviane e per aver lavorato con Luigi Vanvitelli.
La facciata presenta un avancorpo leggermente sporgente con portale a tutto sesto, balcone con soglia mistilinea e suggestivo busto di San Gennaro benedicente con lo sguardo rivolto verso il Vesuvio, all’interno del coronamento mistilineo. A destra e a sinistra dell’avancorpo la facciata è scandita da aperture con cornice modanata e balconi con timpano mistilineo, curvilineo e rettangolare.
Oltrepassato il vestibolo, sulla parte opposta si apre la vista verso il parco e il Vesuvio, anticipata da un’esedra di nicchie e altre decorazioni in pietra.
Il parco è immenso e strutturato su più livelli. In fondo vi è una vasca con un’edicola in marmo e piperno e una statua dell’Immacolata.
Divenuta nel tempo centro per recupero tossicodipendenti, è stata in passato utilizzata anche per manifestazioni e spettacoli. Da molti anni è ormai abbandonata e dopo il crollo del sottotetto nel 2017, è stato chiesto alla Curia di metterla in sicurezza.

Proprietà: Persona giuridica privata senza fini di lucro
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: D.M. 12/11/1984
Stato di conservazione: Mediocre
Ambito cronologico secolo: Prima metà del XVIII secolo