L’eremo di San Trifone è situato, come l’eremo di Sant’Antonio, a mezza costa tra gli eremi Pietre e Mandre e il soprastante pianoro di Coppa La Pinta, su cui si sviluppa il complesso dei cosiddetti eremi di San Plemone, Cantina e Santi Basilio e Spiridione. Lo spazio definito dall’eremo di San Trifone sfrutta parte di una cavità naturale chiusa da un muretto a secco.
Come per il complesso composto dai nuclei dei cosiddetti eremi Cantina, San Plemone e Santi Basilio e Spiridione sul pianoro di Coppa La Pinta, anche il sistema delle strutture di San Trifone e Sant’Antonio e dei cosiddetti eremi di Pietre e Mandre appare, per le sue caratteristiche funzionali, avulso dallo stanziamento rupestre datato agli inizi del XII secolo connesso alla nascita dell’Ordine Monastico degli Eremiti Pulsanesi, o di poco precedente, gravitante attorno all’Abbazia di Santa Maria di Pulsano (XII secolo). Potrebbero essere verosimilmente delle semplici mandre, ossia dei recinti per bestiame sfruttati dai pastori locali, utilizzati fino a età contemporanea per lo sfruttamento pastorale del territorio garganico