Si avvisano i gentili utenti che nelle giornate del 19, 20 e 21 aprile potranno riscontrare difficoltà sulla rete dati e di fonia a disposizione per aggiornamenti dei software interni. Ci scusiamo per il disagio.

DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura
/
/
Eremo Santa Caterina

Eremo Santa Caterina

Indirizzo: località Pulsano
Comune: Monte Sant'Angelo
Provincia: Foggia
Regione: Puglia
Architettura / Eremo

All’interno di un contesto trogloditico situato in località Pulsano, pochi chilometri a sud-ovest di Monte Sant’Angelo, caratterizzato da un articolato sistema di ipogei rupestri e semirupestri è collocato l’Eremo detto ‘Mulino’. Gli eremi sono in connessione al complesso abbaziale di Santa Maria di Pulsano, sorto nel XII secolo da una prima comunità eremitica nota come Ordine Monastico degli Eremiti Pulsanesi, promossa da Giovanni Scalcione da Matera.
L’eremo intitolato a Santa Caterina Megalomartire è posto sul versante nord-orientale della valle dei Romiti e si sviluppava su due livelli, collegati da una scala di otto gradoni scavata nel banco e addossata alla parete rocciosa, ed era articolato in due ambienti al livello inferiore e almeno uno in quello superiore (ora crollato).
Il complesso rupestre si affaccia su una serie di terrazzamenti necessari per regolare la forte pendenza del declivio. Un disimpegno di modeste dimensioni e forma trapezoidale conduce all’ingresso principale, definito da un’apertura scavata e dal profilo definito. Il primo vano del livello inferiore è a pianta rettangolare (3,5 m di lunghezza x 2 m di larghezza, alto poco più di 2 m), interamente scavato nella roccia con pareti ben definite e soffitto piano. I resti di una probabile acquasantiera e un altare, lungo la parete orientale, indicano una funzione religiosa. Lungo il lato meridionale due aperture si aprono verso il secondo ambiente: quella di sud-ovest è riconducibile a una grande finestra, poi tompagnata, mentre la seconda è frutto di una più recente azione di scasso. Questo secondo ambiente, voltato a botte, ha le pareti in muratura quasi interamente intonacate; il vano sembra costruito in appoggio a quello scavato, a nord, e alla parete rocciosa, a est. Sulla parete orientale, in roccia, è presente una nicchia quadrangolare (40x20x15 cm) con i lati decorati da una cornice rosso ocra e da pitture parietali che raffigurano in alto un calvario, in basso e a destra due croci patenti. L’articolazione e le caratteristiche dello spazio superiore del complesso non sono più definibili a causa del crollo delle strutture.
Il primo ambiente era verosimilmente destinato a luogo di culto; più problematica è l’interpretazione della funzione del secondo, forse asservito all’adiacente cappella rupestre. Si può solo ipotizzare, in assenza di dati archeologici certi, che il nucleo originario dell’eremo fosse costituito dai due livelli scavati connessi dalla scala; a questi in una f

Proprietà: Privata
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: VIRDM 21/9/1984 (vincolo paesaggistico L.1497/39)
Stato di conservazione: Rudere
Ambito cronologico secolo: da XII sec. d.C. a età moderna