L’abbazia, attualmente di proprietà comunale, è circondata da possedimenti privati, coltivati a grano, frutta e verdura. Della grancia benedettina ad oggi pochi sono gli elementi riconoscibili, in quanto buona parte del complesso è fagocitato dalla vegetazione che nel tempo è cresciuta. Il prospetto nord, probabilmente quello principale, si presenta di forma rettangolare, costruito interamente in pietra da blocchi e bozze allettati secondo filari orizzontali irregolari. Il prospetto a circa metà della sua lunghezza è segnato da una linea di demarcazione verticale, che sembra indicare la presenza di due strutture distinte e non coeve. A sinistra è presente un portale d’ingresso definito da due piedritti costituiti da tre blocchi di diverse dimensioni ed un elemento monolitico come architrave. Al di sopra dello stesso architrave si colloca un arco di scarico. Al di sopra della muratura è presente in sottoquadro un accenno di spicco murario, è possibile ipotizzare si tratti di un piccolo campanile a vela. Pertanto è ipotizzabile che la struttura alla sinistra si identifichi nella originaria chiesa di Sant’Angelo . Sul lato sud-est si può ipotizzare la presenta di uno spiazzo scoperto più simile a un hortus conclusus.

