Si tratta di un esempio di architettura industriale degli anni Quaranta del XX secolo. Alla base dell’Acquedotto, alto circa 36 metri da terra, si trova un vano contenente gli impianti di deferizzazione dell’acqua, segue la struttura a torre, che conduce al vero e proprio serbatoio pensile, funzionale al compenso dei consumi e all’accumulo delle risorse idriche cittadine. L’opera presenta una buona qualità nel disegno architettonico, attestata dalla sequenza in verticale delle finestre lungo la torre, definite da una geometrica cornice in laterizio e dal paramento murario in mattoni a vista, di esecuzione accurata.