Il complesso è costituito da una chiesa a unica navata e dall’area circostante, oggetto di scavi archeologici.
L’epoca di fondazione dell’antica Pieve è ignota, per totale mancanza di documenti antecedenti il 1058, quando appare menzionata per la prima volta. La sua intitolazione a San Bartolomeo, protettore dei viandanti, fa ipotizzare l’esistenza di un ricovero per i pellegrini.
Le due campagne di indagini archeologiche del 2005 e 2006 hanno rivelato origini romane e stratificazioni fino al XV secolo, oltre ai resti delle porzioni demolite dell’antica Pieve dei secoli XII-XVII.
Dopo esser diventata la chiesa parrocchiale di Bornato, nel XV secolo venne ampliata e decorata con affreschi. All’epoca della visita di S. Carlo Borromeo (1580) la chiesa aveva dimensioni più ampie della conformazione attuale: era dotata di due navate, battistero, campanile e un cimitero.
Dopo la costruzione della nuova chiesa parrocchiale a metà del XVII secolo, la vecchia Pieve venne abbandonata e in gran parte demolita, mentre l’area circostante proseguì ad essere usata come cimitero fino all’editto di Napoleone di fine XVIII secolo, che determinò lo spostamento di tale funzione e di conseguenza l’abbandono del sito.
Negli anni 2012-13, poco prima del vincolo, è stata ricostruita la copertura, ma il bene giace ancora in totale abbandono (privo di serramenti, con gli scavi archeologici esposti alle intemperie).