Dimora di un antico popolo, i Tauriani, l’area archeologica di Mella è uno scrigno prezioso in cui è custodita una storia millenaria e piena di mistero. Gli scavi, situati in contrada Mella di Oppido, nei pressi del vecchio centro medievale di quest’ultima, sono stati consegnati alla collettività a partire dagli anni ’80 grazie all’impegno e all’interessamento di numerosi studiosi ed esperti provenienti da tutto il mondo.
Il sottosuolo dell’area ha restituito circa dieci ettari di strutture e reperti facenti parte di un antico insediamento. Già dai primissimi sondaggi e rilievi la zona si è mostrata ricchissima di testimonianze risalenti al IV, III e II secolo a.C. quali strutture murarie, strade acciottolate con la presenza di carreggiata al centro, condutture d’acqua, monete dei Mamertini, vasellame e tegolame. Particolarmente significativa, inoltre, la presenza di bolli che attestano come il luogo sia stato abitato dall’antico popolo dei Tauriani. Nel corso degli anni le attività di scavo hanno riportato alla luce ulteriori reperti: resti di case con pavimentazione, strade, armi, monete facenti parte del conio mamertino, delle zecche di Reggio, Locri, Hipponion e Siracusa, statuette, sementi e resti umani.
Scoperte ritenute di grandissima importanza dalla comunità di studiosi secondo i quali quella tornata alla luce sarebbe l’antica città di Mamertion ricordata anche da Strabone. Un luogo che, secondo gli studi, avrebbe conosciuto un periodo di grande sviluppo, accompagnato anche dall’utilizzo di modelli urbanistici avanzati, ma terminato poi con una fine particolarmente cruenta probabilmente al tempo delle guerre annibaliche.