Costruita nell’area di San Laise, la cittadella del Collegio per i Figli del Popolo si aggiunge alle altre grandi opere in via di realizzazione, già dal 1937, nell’ambito del programma di risanamento del quartiere di Fuorigrotta. Il progetto del Complesso Ciano, realizzato su disegno dell’ing. Francesco Silvestri tra il 1939 e il 1940 contemporaneamente alla Mostra delle Terre d’Oltremare, consisteva in un impianto articolato in più fabbricati, tra cui un campo sportivo, due palestre, i dormitori, un teatro, una chiesa cattolica, e ampi spazi aperti, quali strade interne, piazzali, campi di gioco, zone destinate a colture, per una estensione di circa 30 ettari. Questo complesso costituisce, per l’epoca, un’architettura del tutto innovativa in ambito sociale, modernissima anche per le funzioni insediate. Vi erano 2.000 posti per maschi e 500 per femmine tra i 6 e i 18 anni che furono, così, tolti dalle strade della città e della provincia di Napoli. Intitolato all’ammiraglio e politico Costanzo Ciano, il complesso fu inaugurato il 9 maggio 1940 senza tuttavia entrare in funzione a causa dello scoppio della guerra. Anzi, negli anni del secondo conflitto mondiale fu occupato dapprima dalle truppe italo-tedesche (fino al settembre del 1943) quindi, da quelle anglo-americane (dall’ottobre del 1943 al luglio del 1947) e, infine, dagli sfollati del Campo profughi dell’Iro – International Refugee Organization (fino al gennaio del 1952). Ancora privo di una funzione compatibile e dopo un devastante saccheggio, per il sopraggiungere di superiori esigenze politico-militari, il complesso fu requisito dalle forze armate degli Stati Uniti e destinato al Comando supremo della Nato che vi stabilì la propria sede dal 1954 al 2013. Parte di questo complesso sistema architettonico razionalista, di grandissimo interesse sia sul piano tecnico-strutturale che su quello sociale, gli edifici dei dormitori femminili e maschili costituiscono cinque manufatti a pianta a C dedicati ad accogliere gli alloggi per i giovani ospiti poveri e abbandonati. Un solo edificio, oggi parzialmente in uso con funzioni di supporto alle attività cinematografiche, era dedicato alle donne. Gli altri quattro dormitori, ugualmente in completo disuso, erano tutti destinati agli uomini e si sviluppavano intorno alla piazza centrale del complesso. Quest’ultimi presentano un piano seminterrato, un pianterreno rialzato e due altri livelli superiori con grandi loggiati da cui è possibile ammirare Nisida.