L’edificio che ospita la Scuola materna è stato costruito all’inizio del secolo scorso grazie alla determinazione e alla generosità di alcuni personaggi appartenenti alla comunità lessolese. L’esigenza di una scuola per l’infanzia è infatti documentata sin dalla fine dell’Ottocento: nel 1897 si costituì una Commissione per la realizzazione dell’Asilo, di cui faceva parte anche don Giovanni Jorio, prevosto di Drusacco ma di origini lessolesi, che lasciò i propri beni alla comunità. Lo stesso pievano di Lessolo, don Giovanni Bonafide, oltre a una somma donata all’atto di fondazione, istituì una rendita annuale da destinare come sussidio per le insegnanti religiose (suore dell’Immacolata Concezione). Nel 1901 il Consiglio comunale elesse una commissione per scegliere il progetto dell’edificio, poi redatto dall’ingegner Peona.
L’Asilo infantile “Jorio” (in ricordo del suo primo benefattore don Giovanni Jorio) – eretto in Ente morale con Regio Decreto nel 1914 – venne inaugurato nel 1915: l’allora pievano di Lessolo, don Emiliano Cena, fu presidente dell’istituto fino alla sua morte, nel 1956. Il suo successore, don Pietro Perotti, rinnovò la forma statutaria e l’amministrazione, fece costruire la nuova sala mensa (in corrispondenza della terrazza sul lato nord), sotto il salone venne realizzata la sala cinematografica, e una parte del giardino del complesso venne ceduta al Comune per l’edificazione dell’asilo nido.
L’immobile è costituito da due parti adiacenti, poste perpendicolarmente: la prima, a due piani fuori terra, ospita tuttora al piano rialzato le aule destinate all’attività scolastica, mentre gli ambienti al primo piano erano un tempo destinati alla residenza delle insegnanti religiose; l’ampio vano del salone, a pianta rettangolare con un lato smussato sugli angoli, è ricavato nella manica a un solo piano fuori terra sul fronte meridionale del complesso. Al piano seminterrato sono presenti la sala cinematografica, locali di sgombero e un’autorimessa.