La Batteria Saint Bon, conosciuta anche come Batteria Costiera Ammiraglio Saint Bon, è una rilevante struttura difensiva costruita a protezione della città di Taranto nel periodo successivo alla proclamazione del Regno d’Italia.
Realizzata a partire dal 1909, fu progettata con l’obiettivo di rafforzare il sistema difensivo costiero contro possibili attacchi navali, con particolare attenzione alla tutela dell’Arsenale Militare di Taranto.
Sorge su un promontorio roccioso nel territorio di Lama, oggi noto come Piano Scarfoglio, e rappresenta un esempio architettonico che fonde elementi della tradizione militare con soluzioni costruttive innovative in cemento armato.
Il progetto fu il risultato di studi accurati che considerarono la morfologia e le caratteristiche naturali del territorio.
La struttura si articola in un unico volume con copertura a botte in cemento armato e pianta a “C”. È circondata da un muro di cinta oggi in gran parte crollato o gravemente compromesso. Il portale d’accesso, un tempo contraddistinto da due volumi simmetrici a pianta rettangolare e da due colonne bugnate, si presenta attualmente in stato di rudere.
La facciata principale è rappresentata dal prospetto Sud, che si apre con sei ingressi voltati, sporgenti verso la corte interna. Originariamente, tali aperture ospitavano sei obici in ghisa. Ai lati del prospetto si trovano due vedette, ancora parzialmente accessibili tramite scale esterne in condizioni discrete.
La batteria è raggiungibile percorrendo un sentiero immerso nella vegetazione, lungo il quale si incontrano due piccole caserme, anch’esse in stato di rudere.
L’interno della struttura non è stato oggetto di sopralluogo, ma la presenza di crepe visibili sulla copertura e sui portali d’ingresso lascia presagire possibili criticità strutturali. Sono inoltre riscontrabili alterazioni dovute al degrado, tra cui esfoliazioni, incrostazioni e numerose scritte vandaliche.

