Il Borgo di Bussetolo, detto anche Case Busseto, è da tempo in stato di abbandono. Situato nell’Alta Val Taro, alla destra del Torrente Manubiola, tra l’abitato di Roccaprebalza e quello di Ghiare, si può ipotizzare che la sua fondazione si ricolleghi al piccolo promontorio insediativo di Monte Minara, nel XVI secolo. L’insediamento di promontorio è una tipologia diffusa nell’arco appenninico: di norma collocato alla confluenza di due corsi d’acqua, sulla testata del percorso di derivazione idrica. Originariamente appartenuto ai Conti Rossi di San Secondo, confiscato dallo stato Farnese nel 1635, verrà poi riacquistato dai Rossi nel 1666, cedendo alla Camera ducale di Berceto le terre. Nel 1736 passa ai Conti Tarasconi Smeraldi, fino alla soppressione dei feudi (1804).
Il borgo rurale è costituito dalla casa principale, dall’oratorio settecentesco e dagli edifici di servizio, realizzati in pietra locale dell’Appennino parmense e copertura in piagne. Il borgo versa in stato di abbandono da diversi decenni e numerose sono state le tesi di ricerca sul tema, proponendone la valorizzazione.