Il recupero della borgata è legato al ciclo del Castelmagno, il pregiato formaggio dell’omonima zona. Il villaggio, abbandonato nel corso del Novecento, è stato trasformato in centro produttivo-culturale. Già dai prima anni duemila alcuni ex residenti hanno intrapreso un iniziale progetto di rivitalizzazione del comprensorio di Castelmagno le cui strade versavano in cattivo stato. In questo primo impeto l’alpeggio è stato reso nuovamente accessibile e le vie principali praticabili.
Di seguito, nel 2009, gli imprenditori della società agricola Chandarfei hanno investito nel recupero dell’intera borgata dove, a seguito di pochi interventi mirati ad una rivitalizzazione economica del borgo, hanno avuto avvio una serie di attività e microeconomie connesse alla filiera del Castelmagno e alla produzione di erbe aromatiche.
Il progetto ha inoltre previsto la riqualificazione del patrimonio architettonico del borgo mediante interventi di restauro architettonico e consolidamento strutturale. Lo studio sugli edifici, eseguito dai professionisti e degli studiosi afferenti al Politecnico di Torino, ha da subito riacceso la discussione sul tema del progetto contemporaneo nel contesto storico e alle problematiche legate ad un avanzato stato di degrado rilanciando la sfida del progettare il dialogo tra antico e nuovo per la creazione di nuovi paesaggi.
Il progetto ha coinvolto differenti fabbricati raccolti e connessi in un unico complesso che ha previsto l’acquisto dell’intero nucleo con le rispettive pertinenze.
La ristrutturazione è stata suddivisa in fasi affinché, sin da subito, fosse possibile l’avviamento della filiera del Castelmagno. La prima fase, conclusasi nel 2016, ha riguardato l’edificio principale della filiera, un complesso di alcuni edifici adiacenti e affacciati al principale percorso caduto in disuso. Con il restauro delle parti sane e la ricostruzione di quelle in rovina sono stati ricavati alcuni spazi ricettivi gestiti dall’agriturismo Chandarfei. Nelle successive fasi del progetto è previsto il coinvolgimento delle restanti baite della borgata.