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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura
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CAMPOMAGGIORE VECCHIO

CAMPOMAGGIORE VECCHIO

Indirizzo: Campomaggiore vecchio
Comune: Campomaggiore
Provincia: Potenza
Regione: Basilicata
Centri-nuclei storici / Nucleo storico di città

Le prime notizie storiche fanno di Campomaggiore un piccolo villaggio dell’epoca romana, fondato sul modello di un accampamento militare. La cittadina prese corpo intorno al 1150 sui resti del precedente insediamento, chiamata Campus Maiorem.
Campomaggiore, a cavallo dell’anno 1000, subì le invasioni ed i saccheggi da parte di arabi annidati a Pietrapertosa. Gli arabi furono cacciati dai bizantini ed a questi ultimi si sostituirono, con un dominio che fu duraturo, i normanni, che avevano la loro roccaforte nella contea di Tricarico e che diedero nuovo vigore al paese, che contraccambiò con la partecipazione alla rivolta ghibellina del 1268. Con la venuta degli Angioini Campomaggiore fu completamente rasa al suolo e gli abitanti giustiziati. Nel 1673 il feudo fu assegnato alla famiglia Rendina da re Filippo IV, che prese a cuore Campomaggiore e ne capì il potenziale agricolo, tanto da rifondare il paese secondo i dettami architettonici del tempo, la cui costruzione iniziò alla fine del Settecento. L’architetto che si dedicò alla sua ideazione fu Giovanni Patturelli, allievo del Vanvitelli.
La famiglia Rendina scelse la disposizione delle case a scacchiera, la posizione della chiesa e del palazzo del feudatario l’una di fronte all’altro nella Piazza dei Voti e l’assegnazione agli abitanti di un pezzo di terra da coltivare a uliveto o vigna per attrarre nuovi cittadini. Nel 1833 la popolazione era di 1500 persone e fu una delle prime ad avere una stazione ferroviaria, un cimitero, una grande fontana come lavatoio, vari frantoi dislocati sul territorio e il comando delle forze armate, potendosi definire un paese all’avanguardia.
Per la costruzione del paese fu scelta però un’area interessata da un diffuso acquitrino, così che il 2 febbraio 1885 una frana distrusse l’intero borgo, che fu poi ricostruito in un sito diverso, lasciando in stato di abbandono le strutture sopravvissute all’evento.

Proprietà: Pubblica
Dettaglio proprietà: Comune
Regime tutela: Tutela Ope Legis
Stato di conservazione: Buono

Progetto di restauro/valorizzazione