La Chiesa di Santa Maria Nuova o di Juso venne edificata, intorno all’anno Mille, extra- moenia dai monaci basiliani giunti insieme agli incursori Bizantini i quali, nell’impossibilità di praticare il rito greco all’interno della città, dove invece si seguiva il culto latino, istituiscono nella nuova Chiesa la propria comunità religiosa. Infatti, a testimonianza della presenza del culto greco-ortodosso ad Irsina vi è, in una cappella della navata sinistra della Cattedrale, un’antica statua di stile greco-bizantino, dedicata alla Madonna della Provvidenza. Successivamente, durante il dominio normanno, fu trasformata in Chiesa latina: in particolare, il conte Goffredo di Conversano, feudatario di Montepeloso, nel 1093 chiese ed ottenne da Papa Urbano II che il priorato di Santa Maria, ormai benedettino e da lui ceduto in cella al monastero di San Lorenzo di Aversa, fosse elevato al rango di Abbazia autonoma ed indipendente.
La chiesa della Madonna dello Juso è ubicata nel Comune di Irsina in c.da Pescara. Il paesaggio agrario del sito evidenzia la presenza, in quello che era il territorio immediatamente pertinente al complesso monastico, di un grande numero di piccoli appezzamenti coltivati a orti e giardini. Le valenze del sito sono riferite oltre che all’edificio anche alle qualità ambientali e paesaggistiche dell’insediamento. L’intervento di restauro in corso ha reso possibile il ritrovamento di importanti strutture appartenenti all’impianto medievale del monastero: una maestosa abside e parti delle navate e delle fabbriche conventuali. Oggi la chiesa è quasi tutta restaurata ma ancora non aperta al pubblico.