La storia della cappella di San Giovanni è legata alle vicende della Venerabile Congrega di San Giovanni Battista. Questa, istituita il 7 gennaio 1858, trovò da subito un luogo di riunione nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Letino. Il gruppo religioso crebbe rapidamente, assumendo sempre più peso nella vita del piccolo centro. Tale circostanza indusse il priore a proporre, nel 1863, il trasferimento della sede in un luogo più comodo e facilmente accessibile dal centro del paese. Il sito scelto fu quello su cui insisteva già una piccola chiesa, dedicata a San Rocco, probabilmente risalente al XVII secolo. Nei documenti storici è riportata l’intenzione della Congrega di procedere al “ristauro” della chiesa esistente. Con ogni probabilità, però, si trattò invece di un’operazione di demolizione e ricostruzione, con reimpiego del materiale già in opera. La costruzione durò diversi anni e la prima riunione della Congrega all’interno del nuovo edificio è documentata solo nel 1875. L’edificio manifestò da subito difetti di costruzione, e a soli 10 anni dall’ultimazione dei lavori già sono documentati primi interventi di riparazione. Le opere più consistenti furono realizzate però a partire dal 1928, anno in cui fu commissionato all’ingegnere Mario Pitocchi di Letino un progetto di consolidamento della cappella che manifestava importanti segni di sofferenza strutturale, con il fuori piombo della facciata e la presenza di preoccupanti lesioni negli archi della navata. Nel 1944 la Congrega fu sciolta e, negli anni successivi alla guerra, la situazione emergenziale determinò la scelta di destinare l’edificio a sede scolastica. I lavori di trasformazione degli spazi iniziarono ma non furono mai conclusi, lasciando all’interno della cappella le opere allo stato di rustico. Negli anni a seguire l’assenza di destinazione d’uso e la mancanza di manutenzione hanno determinato un rapido deterioramento dell’edificio. A metà degli anni ‘70 del ‘900 il crollo delle coperture ha causato la perdita definitiva delle volte in foglio. L’impianto della cappella è ad aula unica, con tre campate scandite da lesene ed archi che sostengono volte leggere di laterizi in foglio. L’aula è chiusa da un’abside semicircolare inglobata in una costruzione quadrangolare. La copertura doveva essere lignea, a puntoni ed arcarecci, con manto in tegole di laterizio. L’apparato decorativo interno è ridotto all’essenziale, con capitelli e cornici in stucco.