La “Cappella Madonna del Cupo” (XIII secolo), è situata nelle località Rapollina – Vallone del Cupo di Acerenza (PZ), lungo l’antico “Tratturo dei Greci”. Il toponimo “Tratturo dei Greci“ rivela una forte penetrazione orientale “romea” in Lucania (con il termine romee venivano indicate le comunità orientali in Italia meridionale che riconoscevano Roma, nonostante le invasioni barbariche e i rigurgiti anticristiani e anti-bizantini della chiesa e del senato romano).
Il luogo, già frequentato in epoche antiche, soprattutto durante la transumanza, divenne luogo di devozione e di pellegrinaggio, con la presenza di ordini monastici cavallereschi, custodi del luogo sacro che segnava il Cammino tra la città di Acerenza, la Valle del Bradano e la Lucania interna.
Dal IX secolo Acerenza era infatti definitivamente entrata a far parte degli interessi strategici e militari dei Greci che si scontrarono con i Longobardi, impossessatisi della città dopo la battaglia del Basentello, tra il 923 e il 934, prima dell’avvento dei Normanni. A quest’ultimo periodo si deve far risalire la presenza del luogo sacro, ove venne costruita successivamente la cappella in pietra.
La cappella misura circa 65 mq quadrati. L’edificio mostra un pregevole portale in pietra a tutto sesto, inscritto in una cornice di particolare bellezza stilistica. La cappella presenta gravi segni di degrado con numerose lesioni (già in passato, sul lato ovest, è stato realizzato un contrafforte in pietra per sostenere la muratura perimetrale), il crollo relativamente recente del tetto e quello della parte sommitale che in origine reggeva la campana.
Nell’edificio veniva venerata la Madonna del Cupo (XV) secolo, la cui statua lignea restaurata di recente è oggi esposta presso il locale Museo Diocesano.