Nella valle del Ticino, a ridosso di Vigevano, nel corso del XV secolo Ludovico il Moro fa costruire la cascina sforzesca detta “Colombarone”, a partire da un piccolo nucleo edilizio preesistente acquistato da Francesco I Sforza dal Comune di Vigevano. Il Moro intendeva farne un centro di raccolta e organizzazione delle ricchissime entrate provenienti dal territorio, promuovendo attività sperimentali di coltivazione e allevamento, tra cui la nota introduzione del gelso e del baco da seta.
Si tratta di una vasta tenuta di caccia avente al centro la cascina a pianta quadrata, con quattro padiglioni rettangolari agli angoli, utilizzati come residenza. I segmenti di unione delle torri sono adibiti a stalle o depositi.
La corte sforzesca costituisce un vero e proprio prototipo per la successiva architettura rurale lombarda, soprattutto per la regolarità grandiosa dell’impianto e per la rigorosa funzionalità.