La ferrovia a trazione elettrica con corrente continua e la potenza elettrica veniva fornita dall’impianto idroelettrico del Verrino (1904) già in funzione all’epoca. Per la costruzione ed esercizio di detta ferrovia nel 1907 fu costituita una Società Anonima per Azioni. Autori del progetto furono gli ingegneri: Federico Sabelli e Domenico Mastrostefano. Nel 1911, il 29 ottobre, viene posta la prima pietra della stazione ferroviaria di Agnone e il 6 giugno del 1915 fu inaugurata la tratta ferroviaria Agnone-Pietrabbondante-Pescolanciano. Nel 1941 la concessione viene trasferita alla S.A.M. (Società Automobilistica Molisana) di Campobasso. Nel 1943 si verifica la distruzione della ferrovia e quindi la perdita definitiva dell’Opera Grande degli agnonesi. L’edificio in pianta rettangolare si sviluppa su due livelli di piano, la muratura portante è in blocchi di pietra. La copertura, distrutta, era a due falde simmetriche. L’edificio presenta, su tutte le facciate, aperture simmetriche e gli architravi sono ad arco ribassato. Il primo livello è segnato da un marcapiano in pietra. La muratura mostra segni di degrado nella parte sommitale che, priva della copertura e soggetta all’azione del tempo e degli agenti atmosferici, presenta materiale in fase di caduta, motivo per cui la zona antistante verso la strada è stata recintata per motivi di sicurezza. A peggiorare lo stato di degrado e la conseguente pericolosità del sito è la vegetazione infestante che ha occupato tutto l’interno della struttura e parte delle pareti perimetrali.