Il sito attuale della caserma Sbaiz occupa quella porzione di territorio comunale che conobbe la prima edificazione durante la prima guerra mondiale con la realizzazione di un enorme ospedale militare (il n.35 della C.R.I.) costituito da attendamenti e baracche, che dopo la rotta di Caporetto ospitano i profughi dei paesi lungo il Piave la località da allora cominciò ad essere chiamata Borgo Piave) che rimasero fino al 1923. Nel periodo fascista, la caserma di Borgo Piave fu deposito di artiglieria; negli Anni Quaranta fu sede di raparti che si occupavano di cavalli. Su finire del 1942, la località viene individuata come sede di un campo per internati civili dell’ex Jugoslavia. Il campo rimase in funzione dal febbraio all’ otto settembre 1943 (alcune migliaia furono i reclusi), poi fu deposito della Wehrmacht. Nel 1947, divenne di nuovo caserma; da questo momento, smantellato parte dell’ex campo di concentramento la caserma di Borgo Piave venne intitolata alla medaglia d’oro “Luigi Sbaiz”. Truppe di artiglieria, di fanteria e di cavalleria si succedettero nella caserma (intorno ai trentamila uomini vi prestarono servizio militare) fino a quando venne chiusa nel 1996.