Sulle rovine del piccolo castello coinvolto nelle vicende sanguinose del 1312 venne riedificata una fortezza che dalla precedente costruzione demolita prese il nome di Castellero, o “castellaro”, termine talvolta usato per indicare un castello distrutto. Ciò nonostante, la ricostruzione è stata talmente accurata che il castello si presenta pieno di fascino e di interesse storico, artistico ed architettonico. L’edificio attuale denuncia le trasformazioni ed aggiunte successive nel corso dei secoli: gli interventi del Seicento e del Settecento, attribuiti in gran parte alla famiglia Ponte hanno realizzato una elegante dimora campestre che, come unica memoria di un passato bellicoso, conserva la torre. Di forma romboidale, alta 30 metri, in passato la torre terminava col tetto a tegole spioventi, ma all’inizio del Novecento il pericolo di un crollo consigliò di eliminare il tetto e la torre fu coronata di 10 merli rettangolari.