Castello Cantelmo sorge sulla cima del Monte Albeto: l’edificazione di un primo fortilizio medievale ci porta alla fine del XI secolo, ad opera probabilmente dai Conti dei Marsi, casato di stirpe longobarda. Essi diedero il via al primo nucleo dell’attuale frazione di “Castello”, posta in pozione ben difendibile. Nel 1349 un violento terremoto portò al crollo del borgo fortificato e del primitivo castello, subito inizio la ricostruzione: i lavori (che a fasi alterne sarebbero continuati per più di un secolo), portarono alla nascita di una vera e propria fortezza, la quale si presentava come un capolavoro di architettura militare. Tale magnificenza coincise col periodo di massimo splendore di Alvito, che si ripopolò enormemente, arrivando a più di diecimila abitanti e divenendo una sorta di “capitale” per l’intera Val di Comino e per il vasto regno che i Cantelmo si stavano ritagliando fra Lazio, Abruzzo e Campania.
Oggi, del Castello Cantelmo rimane in piedi la spessa cinta muraria che cinge la pianta trapezoidale, mentre si presentano in vario stato i possenti torrioni posti agli angoli del perimetro, di cui quello a sud-est conserva tracce della merlatura. Salendo da Alvito, si vedono resti di mura protese a valle, verso la cittadina, residuo, probabilmente, della ristrutturazione dei Cantelmo, alla quale del resto va fatto risalire l’attuale aspetto del fortilizio, come attestano le tracce, sul lato Ovest, dello stemma familiare, che reca l’immagine di un leone.