Il castello venne edificato entro l’XI secolo, in epoca normanna. Non ci sono informazioni sull’aspetto precedente e sull’epoca del primo insediamento. Una delle prime testimonianze documentarie risale infatti al 1191, quando la fortezza riuscì a resistere all’assedio dell’esercito combinato dell’imperatore svevo Enrico VI e dell’abate di Montecassino Roffredo dell’Isola. Il castello fu saccheggiato nel 1437 dalle truppe filopontificie e, successivamente, nel 1461 fu ulteriormente danneggiato dall’esercito di Marino Marzano. Negli anni a partire dal 1494 fu ricostruito da Innico II d’Avalos, inglobando in nuove strutture quanto restava della fortezza. Con l’eversione della feudalità fu definitivamente abbandonato. La pianta dell’edificio è di forma trapezoidale, con mura perimetrali in pietrame e quattro torri cilindriche angolari sui vertici, la più grande delle quali è conosciuta come “torre maestra”. All’ interno della corte sono visibili la suddivisione in due piani, di cui quello superiore è andato in gran parte distrutto, e una serie di locali come le cucine, le carceri, l’antica cisterna e gli scantinati. La struttura oggi versa in completo stato di abbandono, è invasa dalla vegetazione e si presenta in pessime condizioni statiche.