Il castello della Rotta (o meglio: de La Rotta) è un antico edificio di origine medievale risalente al XII secolo.
L’etimologia del nome è incerta ma con maggior probabilità deriva dal termine rupta, afferendo quindi ad un utilizzo militare. L’edificio fu costruito in origine per essere una modesta casa-forte che tuttavia sorgeva in un punto strategico. Dalla fine del 1100 l’edificio fu sede di un piccolo convento. Dal 1452 e fino al tardo XVI secolo la dimora fu un possedimento del conte e Gran Priore dei Cavalieri Gerosolimitani Giorgio Valperga di Masino. Nel XVII secolo, il castello rientrò nei molteplici possedimenti a disposizione della casata dei Savoia, divenendo altresì teatro di drammatici eventi e di rovinose battaglie.
L’edificio è caratterizzato da prospetti in laterizio con tracce di un antico fossato che originariamente circondava completamente il perimetro dell’edificio. L’intera struttura si sviluppa su una planimetria a pianta quadrangolare caratterizzata da forme regolari e, ciò che distingue questo edificio da un comune casolare di campagna, sono alcuni dettagli architettonici quattrocenteschi come le due superstiti bifore a sesto acuto delle tre esistenti e le tracce di una merlatura sulla sommità del lato sinistro del maniero.
La facciata principale è quella tipica di un edificio medievale a torre primitiva, asimmetrica e dominata dall’arcigno torrione quadrangolare con finestre munite di grate, sormontato da un piccolo campanile a vela. Le sue tre evidenti feritoie in laterizio rivelano l’originaria presenza di un ponte levatoio che conduceva al portale d’accesso. Sopra di esso è visibile una lapide in marmo bianco che riporta lo stemma nobiliare dei conti Valperga di Masino, mentre su uno stipite di pietra è visibile l’incisione di una croce di Malta, inequivocabile simbolo che lega il passato dell’edificio all’Ordine dei Gerolosomitani.