Le prime notizie del castello di Caresto risalgono al X secolo d.C., quando un console del Libero Comune di Gubbio, chiamato Mania, risulta essere il proprietario di un terreno in Località “Caristi”.
Oggi le condizioni sono disastrose, i pochi ruderi del castello e della piccola chiesa sono inseriti in un’azienda agrituristico – venatoria
Quello che resta è letteralmente invaso da spine e rovi tanto da aver fatto scomparire ogni tipo di manufatto, si nota solo da lontano in mezzo alle spine il piccolo campanile a vela che anch’esso tra non molto scomparirà.
Nella corte, molto spaziosa, vegetava uno splendido esemplare pluricentenario di “Taxus baccata”, raro in Italia e tipico delle regioni del nord Europa, specie di pianta fra le più longeve aggi note che al momento è scomparsa anch’essa tra gli altissimi rovi.