Lacuscello era un castello medievale con un nucleo originario dell’X-XI secolo, probabilmente costruito dagli Arnolfi come fortilizio per il controllo della sottostante Via Amerina.
Posto al confine tra i possedimenti di Amelia e di Todi, era una fortezza di primaria importanza durante le lotte tra i due comuni.
Il Castello fu acquistato nel XIII secolo dalla potente famiglia todina dei Chiaravalle; esso divenne, insieme a Canale, una roccaforte della famiglia dove i belligeranti si ritiravano in varie occasioni durante le secolari lotte con la fazione guelfa di Todi capeggiata dalla famiglia Atti.
Nei registri delle decime degli anni 1275 e 1279 viene ricordato il nome dell’antica chiesa di Lacuscello, dedicata a San Biagio.
Nel testamento Annibaldi, parte della proprietà del castello viene lasciata “in legato” alla Chiesa. Nel 1337 i Chiaravallesi acquistano Lacuscello che diviene un fortilizio da cui si lanciavano incursioni contro i paesi vicini, ma Papa Pio II lo fa assediare dai Comuni di Amelia e di Todi.
Il Castello di Lacuscello, dopo quasi sei secoli dall’abbandono, presenta oggi solo alcuni ruderi da cui si deduce però la ancora possenza che dovevano avere i sui bastioni; la sua superficie arrivava ad essere oltre il doppio di quelle del centro storico di Sambucetole ricompreso nelle mura.