Si avvisano i gentili utenti che nelle giornate del 19, 20 e 21 aprile potranno riscontrare difficoltà sulla rete dati e di fonia a disposizione per aggiornamenti dei software interni. Ci scusiamo per il disagio.

DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura

/
/
Castello di Rupecanina

Castello di Rupecanina

Indirizzo: Località Sant'Angelo vecchio

Comune: Sant'Angelo d'Alife

Provincia: Caserta

Regione: Campania
Architettura / Castello

Il castello di Rupecanina sorge sulla cima della collina che separa Sant’Angelo d’Alife da Raviscanina, a 530 m sul livello del mare, in un punto strategico per il controllo sull’intero territorio sottostante. Le prime fonti storiche in cui appare citato il Castrum de Rupecanina risalgono all’epoca normanna. Come testimoniato da alcuni ritrovamenti archeologici, la fortificazione si sviluppò sui resti di un preesistente insediamento di epoca sannitica, inglobando nelle nuove strutture parti delle esistenti mura megalitiche.
Le strutture del castello risalirebbero quindi all’XI secolo, quando i Drengot, famiglia originaria della Normandia, si trasferirono sulla rupe ed avviarono la costruzione della Rocca. Principale promotore dell’opera fu Riccardo Drengot, discendente della famiglia normanna dei De Quarellis Drengot, conte di Aversa, Caiazzo e Alife, e che proprio per questo motivo è conosciuto anche come Riccardo di Rupecanina. Nel 1135 il castello fu attaccato da Ruggero II durante le lotte per l’annessione della contea alifana al regno di Sicilia. Riccardo di Ravecanina, e i figli Andrea e Giovanni lottarono a lungo per il possesso del mastio e dell’intera contea.
Nel 1220, sotto Federico II, la rocca di Rupecanina ed il borgo furono assediati dalle truppe del cardinale Pelagio. La rocca fu quindi ristrutturata da Federico II che, nell’ambito del riassetto catastale della Terra di Lavoro, l’assegnò all’Ordine dei Cavalieri Teutonici.
A partire dal 1308 la rocca entrò a far parte delle proprietà dei Marzano, famiglia assegnataria del feudo, che ne detenne il potere fino al Quattrocento. Nel 1437, l’esercito del cardinale Giovanni Vitelleschi assediò il castello, lo incendiò e distrusse il vecchio borgo. Questo episodio, insieme ad una serie di terremoti avvenuti nei secoli successivi, segnò l’inizio del declino di Rupecanina. È in questo periodo, infatti, che ebbe inizio la discesa della popolazione verso valle ed il progressivo abbandono del vecchio borgo. La popolazione si trasferì nelle aree sottostanti, più pianeggianti, formando due agglomerati urbani sui versanti opposti della collina, dando quindi vita agli attuali comuni di Sant’Angelo d’Alife e Raviscanina.

Proprietà: Privata
Dettaglio proprietà: Ente Pubblico
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: D.M. (D.Lgs. 1089/1939, art. 71) - Provvedimento emesso in data 13/11/01952
Stato di conservazione: Buono
Ambito cronologico secolo: XI sec.
Immagine relativa a Castello di Rupecanina
Immagine relativa a Castello di Rupecanina